Comunemente si pensa alle emozioni come a un qualcosa di non troppo definito, le si associa più ad un concetto astratto piuttosto che ad una sfera psichica fondamentale con una sua specifica significazione.
Il contributo che le emozioni forniscono al nostro equilibrio psichico è addirittura primario rispetto a tutto il resto, ma ciò non riveste ancora la dovuta importanza che invece dovrebbe assumere.
Dinanzi ai nostri pazienti siamo ormai abituati a constatare una carenza in termini di descrizione delle stesse nonché una manifesta difficoltà a rintracciare i propri vissuti emotivi. Ciò che invece risulta evidente è una tendenza a descrivere i fatti quando in realtà viene chiesto loro come si sentano, cosa provino.
Anche se può apparire strano, la sfera emotiva, e nello specifico la familiarità con i propri costrutti emotivi, ha una forte componente di natura appresa: coloro che sono cresciuti in un ambiente familiare nel quale lo scambio emotivo appare come naturale saranno maggiormente predisposti a vivere la propria dimensione emotiva in maniera spontanea.
Al contrario, chi ha vissuto in un ambiente familiare maggiormente orientato a esprimersi da un punto di vista razionale, dando grande importanza alle azioni piuttosto che a ciò che si prova nel vivere le esperienze, avrà molte più difficoltà a rintracciare i propri stati interni, tendendo così ad un’iper-razionalizzazione la quale quasi certamente darà vita a un forte controllo, con probabili risvolti ansiosi.
Le emozioni, e quindi il riconoscimento delle stesse nel momento in cui viviamo un’esperienza, risultano essere centrali nella nostra strutturazione psichica. Infatti solo riconoscendo ciò che proviamo in quell’istante (es: il mio amico mi ha fatto veramente arrabbiare, inoltre sono sorpreso dal suo atteggiamento e non ho voglia di vederlo per adesso), ci consente di elaborare l’evento e andare avanti, superando la situazione. In questi termini l’emozione ha il compito di filtrare ciò che accade, ha una vera e propria funzione di filtraggio dei nostri contenuti interiori, risultando così fondamentale per il nostro benessere.
Inoltre solo dicendoci come ci sentiamo in quello specifico momento riusciamo a conoscerci veramente e quindi a orientarci alle scelte. E quindi funge anche da indicatore interno, nonché da elemento saldante la nostra consapevolezza.