La nascita di un figlio all’interno della coppia rappresenta un momento particolarmente complesso, non sempre caratterizzato da una connotazione totalmente gioiosa e appagante.
Infatti, per la sua prerogativa di forte cambiamento implica inevitabilmente un ridefinirsi e un ricollocarsi sia nella dimensione individuale che di coppia.
Benchè l’arrivo di una nuova creatura sia per tutti l’avverarsi di una naturale progettualità tipica di ogni contesto familiare, lo stesso può rappresentare un vero e proprio motivo di disorientamento e, talvolta, di allontanamento nella coppia genitoriale.
Questo avviene perché le normali abitudini che fino a quel momento la coppia aveva avuto vengono naturalmente modificate dal nuovo arrivo, giungendo non di rado a stravolgere i ritmi a cui i partner fino a quel momento erano stati abituati.
A risentirne non è solo la sfera sessuale, che vede un repentino ma normalissimo periodo di stasi iniziale, ma anche il dialogo, nonché la reale possibilità dei genitori di avere piccoli spazi esclusivi.
Un altro motivo di discussione, che non di rado assume le sembianze di un momentaneo allontanamento, è rappresentato dalle diversità di vedute circa la gestione e cura del piccolo, unito al fatto che tutto ciò avviene in un momento di vita in cui cambiano inevitabilmente i normali ritmi fisiologici, primi fra tutti il riposo e il sonno.
Seppur si consideri una cosa normalissima e comune a tutte le coppie nelle prime fasi di vita del nuovo arrivato, la carenza di sonno rappresenta il maggiore fattore di stress nella nuova famiglia, delineando un quadro psicologico della madre, ma spessissimo anche del padre, estremamente delicato.
Ciò perché ogni stravolgimento fisiologico comporta una variazione dei normali livelli ormonali, in grado di modificare transitoriamente l’assetto psicologico della persona.
Accade così che la coppia si ritrovi inerme e impotente, e invece di ricercare maggiore coesione e complicità per affrontare il cambiamento, tende spesso ad allontanarsi, acuendo la sensazione di solitudine e sfinimento nel singolo.
La prima cosa da fare in questi casi è aprirsi con il proprio partner, comprendendo insieme le difficoltà legate a questo bellissimo ma al contempo delicatissimo periodo, per godere delle straordinarie gioie della genitorialità.
Infatti solo accettando la complessità di questa fase di vita, la coppia può viverla più intensamente, trovando nella coesione e complicità la forza e l’entusiasmo per vivere al meglio questa fantastica avventura.