Una problematica in cui noi psicologi ci imbattiamo frequentemente è la cosiddetta depressione post partum. Questa è in realtà la definizione che, già dalla presa in carico telefonica, ci viene fornita dalla paziente, ma spesso non equivale diagnosticamente a ciò che la stessa riporta.
Nell’esperienza clinica accade spessissimo che siano i mariti o compagni, angosciati e spaventati dall’umore della neo mamma, a richiedere una consulenza per quest’ultima. Ciò che colpisce subito è lo stato di reale spavento e confusione in cui versa il partner, quasi sempre certo di trovarsi in una condizione grave e di non possibile risoluzione effettiva.
Andiamo quindi a comprendere meglio cosa significhi veramente questo sintomo tutto femminile, che spaventa così tanto i papà.
La donna, nei novi mesi di gestazione, va naturalmente incontro ad una serie di cambiamenti fisiologici, basati prevalentemente su un’alterazione ormonale, soprattutto a carico del progesterone e degli estrogeni. Gli stessi ormoni condizionano l’andamento di diversi neurotrasmettitori coinvolti nella modulazione dell’umore, come la serotonina, sostanza grazie alla quale la persona può mantenere un buon tono dell’umore. Già dal momento del parto, e a seguire nei mesi successivi, gli ormoni subiscono un ulteriore cambiamento, volto al ripristino della normale condizione pre gravida.
Ciò, a livello fisiologico ed emotivo, crea forti oscillazioni neurotrasmettitoriali, tra cui è coinvolta nuovamente la serotonina, cambiamenti repentini, in grado di attivare bruschi e transitori cali dell’umore nella donna. A ciò si aggiunge inevitabilmente il cambiamento di vita improvviso in cui si trova a vertere la mamma, la quale, già stanca e provata, può mostrare vissuti depressivi e ansiogeni, che però non vanno necessariamente a delineare un quadro depressivo a tutti i livelli. Infatti spesso tale situazione, che si inizia a manifestare qualche mese dopo il parto, tende poi a risolversi in maniera naturale.
A volte però può accadere che la donna avverta un tale peso emotivo da non riuscire ad uscirne in tempi brevi, risultando così estremamente valido ed efficace un breve percorso di psicoterapia, in cui la persona può sentirsi libera di esprimere a tutti i livelli i suoi conflitti interiori, la sua angoscia e l’impotenza rappresentata dalla nuova situazione in cui si trova a vivere.
Risulta importantissimo, all’interno del nucleo familiare, sostenere e comprendere la neo mamma. Infatti ciò che peggiora questa condizione è la paura della donna a cacciar fuori il suo malessere, percependosi una madre sbagliata, e quindi piena di sensi di colpa verso il suo bambino.
Sostegno, amore e pazienza, insieme a un percorso psicoterapico se necessario, rappresentano i punti centrali per l’elaborazione e la risoluzione di questo delicato e complesso momento, in cui tante mamme posso ritrovarsi.
Centro Psicologico del Sannio
Psicologi Benevento