Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) appartiene alla categoria dei disturbi d’ansia, anche se per la sua manifestazione sembra a prima vista discostarsene molto. Esso è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni. Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente e che vengono percepiti come
1)Intrusivi (il paziente sperimenta la presenza di tali pensieri come anomala, non controllabile e quindi li subisce senza riuscire a interromperne il flusso);
2) fastidiosi (i pazienti riferiscono spesso il disagio che sperimentano rispetto al contenuto e alla frequenza di tali pensieri o immagini);
3) privi di senso (essendo essi irrazionali si percepiscono come privi di senso in quanto non hanno, almeno all’apparenza, nessun legame con la catena associativa del pensiero in quel determinato momento risultando non congrui, non pertinenti alla realtà presente).
Le compulsioni potremmo definirle come il correlato comportamentale delle ossessioni. Ovvero la messa in atto di un comportamento in risposta alle ossessioni. Anche se, talvolta, le azioni compulsive non hanno una relazione diretta con le ossessioni. I sintomi specifici di un DOC sono abbastanza vasti ma ce ne sono alcuni che si presentano con una maggiore frequenza anche se, tale classificazione, ha un solo scopo illustrativo in quanto le espressioni soggettive del disturbo, sebbene apparentemente simili, hanno una propria specificità in ogni singolo caso.
Disturbo Ossessivo Compulsivo da Contaminazione (è connesso a improbabili e talvolta irrealistiche idee di eventuali contagi o contaminazioni);
Disturbo ossessivo compulsivo da controllo (si caratterizza attraverso la messa in atto di un controllo eccessivo, spropositato nei confronti di situazioni o eventi inesistenti);
Disturbo ossessivo compulsivo superstizioso (eccessivo uso della superstizione, sensazione di non riuscirne a farne a meno, pena la non riuscita di qualcosa o addirittura l’imminente arrivo di qualcosa di negativo);
Disturbi ossessivi puri (caratterizzati dalla presenza di immagini o pensieri in cui la persona subisce la fantasticheria di commettere atti criminosi o delinquenziali);
Disturbo ossessivo compulsivo da ordine e simmetria (tutti gli oggetti o gli effetti personali devono inevitabilmente essere al loro posto altrimenti può derivarne una sensazione di grande sofferenza);
Disturbo ossessivo compulsivo da accumulo/accaparramento (si esprime nella tendenza ad accumulare materiale senza che esso potrà mai servire avvertendo l’impossibilità a disfarsene).
E’ opportuno precisare che tale classificazione, del tutto descrittiva, nella realtà dei casi clinici potrà apparire poco congrua in quanto non esistono forme autentiche del disturbo ma perlopiù si assiste ad una commistione delle varie categorie sopra descritte.